Il mondo di Naruto
19/01/2024
[Rubrica "Tanti auguri"] Il 19 gennaio è il compleanno di Gaara! Diamo uno sguardo alla vita del ninja solitario del villaggio della sabbia conosciuto come "Gaara del deserto"!
Ecco a voi la rubrica "Tanti auguri", in cui ogni articolo tratta della vita e delle gesta del festeggiato di turno.
Il protagonista di questo pezzo è un ninja nato come mera arma e inizialmente ostracizzato da tutti, ma che, dopo aver conosciuto il suo primo amico, è divenuto fautore del suo destino, arrivando a fregiarsi così del titolo di "protettore della Sabbia": Gaara. Diamo un'occhiata alla sua vita!
■Gaara
・Nato il: 19 gennaio (segno zodiacale: capricorno)
・Cibo preferito: ventriglio di pollo, lingua di manzo alla griglia con sale
Un'infanzia solitaria trascorsa alla ricerca dell'amore
Gaara è la forza portante di Shukaku, il demone monocoda: un bambino la cui incapacità di controllare la creatura che risiede in lui finisce per recare involontariamente danno ai cittadini del villaggio della sabbia, cosa che lo porta ad essere tacciato come "mostro" e ostacizzato da tutti.
Gaara, però, non può sapere cosa sia un "danno": anzi, a mancargli è il concetto stesso di "dolore" - qualcosa da cui i poteri di Shukaku lo hanno sempre protetto.
Ad un certo punto, il bambino, desideroso di sapere, si rivolge alla persona di cui si fida di più al mondo: Yashamaru, suo zio.
Ad un certo punto, il bambino, desideroso di sapere, si rivolge alla persona di cui si fida di più al mondo: Yashamaru, suo zio.
"Yashamaru...
cos'è il dolore?"
Ascoltata la risposta dello zio, Gaara gli confessa di provare dolore:
"Grazie...
credo di aver capito cos'è il dolore.
Ma, allora... lo provo anch'io?
Anche io, provo dolore come tutti...sempre..."
"Non esce sangue,
eppure mi fa comunque male...qui."
Il dolore al cuore che Gaara sente può essere lenito da una sola medicina: l'amore.
Un rimedio che, spiega Yashamaru, spinge chi lo prova a proteggere le persone amate così come coloro che gli stanno intorno.
Queste parole restano impresse nella mente di Gaara, diventando il suo unico conforto durante la sua infanzia.
Un rimedio che, spiega Yashamaru, spinge chi lo prova a proteggere le persone amate così come coloro che gli stanno intorno.
Queste parole restano impresse nella mente di Gaara, diventando il suo unico conforto durante la sua infanzia.
Quella sera stessa, però, Gaara viene attaccato da un assassino.
Grazie al potere della sabbia, il bambino riesce a sbarazzarsi facilmente dell'aggressore; ma la sua curiosità e diffidenza si trasformano in choc e dolore quando scopre che dietro la maschera si cela il volto di...
Grazie al potere della sabbia, il bambino riesce a sbarazzarsi facilmente dell'aggressore; ma la sua curiosità e diffidenza si trasformano in choc e dolore quando scopre che dietro la maschera si cela il volto di...
...Yashamaru.
All'uomo, infatti, è stato ordinato di uccidere Gaara. Il mandante di questa sentenza è nientemeno che il Kazekage - ovvero il padre del bambino.
All'uomo, infatti, è stato ordinato di uccidere Gaara. Il mandante di questa sentenza è nientemeno che il Kazekage - ovvero il padre del bambino.
E, come se non bastasse, Yashamaru decide di farsi saltare in aria nel tentativo di uccidere il suo bersaglio...ma non prima di avergli rivelato un'ultima, sconvolgente verità:
"Gaara...
credo che, nel profondo...
...ti odiassi...
Nessuno ti ha mai amato...!"
Persa l'unica persona da cui credeva di essere amato, Gaara si abbandona allo sconforto, e imprime sulla sua fronte il kanji di "amore".
"Questo vuol dire essere Gaara...
questo vuol dire essere me...
ora capisco..."
Da quel momento in poi, Gaara vive amando - e combattendo per - sé stesso.
Sentirsi vivi attraverso la morte altrui
Per i successivi sei anni, la vita di Gaara è costellata di tentativi di omicidio, attentati orditi dal padre simili a quello messo in atto da Yashamaru. Il ripetersi di questi episodi ha influenzato enormemente la psiche di Gaara, portandolo a sentirsi vivo solo quando uccide qualcuno.
"Perché esisto? Qual'è lo scopo della mia vita?"
"Quindi, sono arrivato a una conclusione...
e cioè che il motivo per cui esisto è uccidere gli altri."
Usare la sabbia per uccidere chiunque gli si pari davanti è quindi, per Gaara, l'unico modo di provare al mondo intero la sua esistenza.
Il demone interiore di Gaara: Shukaku, lo spirito della sabbia
Durante l'esame Chunin, Gaara affronta Sasuke e Rock Lee; ma è solo durante l'attacco al villaggio della foglia, quando combatte contro Naruto, che si palesa il demone interiore del ragazzo: Shukaku, lo spirito della sabbia.
Il demone reagisce all'ondata di emozioni che colgono la forza portante nel corso del combattimento, permettendogli di possederla.
Quando, poi, essa gli cede completamente il controllo addormentandosi, Shukaku si trasforma in un gigantesco tasso. In questo stato, il cercotero può sprigionare tutta la sua forza, paragonabile a un vero e proprio cataclisma.
Lo scontro con Naruto e il cambiamento di Gaara
Gaara e Naruto si affrontano in una lotta senza esclusione di colpi per quella che può essere considerata l'affermazione del sé e degli ideali che li costituiscono. Il ninja della sabbia, infatti, combatte per sé stesso, identificando la sua vera forza - nonché l'unico oggetto del suo amore - nell' "io"; quello della foglia, invece, lotta per difendere i propri amici, senza i quali non sarebbe mai uscito dalla spirale di solitudine che ha accomunato l'infanzia di entrambi.
Le motivazioni che spingono Naruto a dare il cento per cento risultano talmente aliene a Gaara da sconvolgerlo.
"Come fa...?
Come fa ad essere così forte?!"
"Perché...?
Perché fare tutto questo...per degli estranei?"
La risposta di Naruto risveglia un ricordo ormai sopito in Gaara: le parole del ragazzo, infatti, gli riportano alla mente ciò che, anni e anni prima, gli aveva detto Yashamaru: sono l'amore e l'affetto.
"È un qualcosa che ti spinge a dare il massimo per gli altri e a volerli proteggere sempre...
...è l'amore..."
Lo scontro con Naruto è un vero e proprio punto di svolta per Gaara, il quale, al termine dello stesso, decide di smettere di pensare soltanto a sé stesso.
Finita la battaglia il ragazzo si chiede se anche lui, un giorno, troverà qualcuno per cui dare la vita.
Una "nuova vita" all'insegna delle parole di Naruto
Avendo imparato da Naruto che uccidere gli altri non è il modo giusto di affermare la propria esistenza, Gaara decide di provare a vivere in maniera diversa: così, intenzionato a ripagare il "grosso debito" contratto nei confronti del suo amico (e, per estensione, del villaggio da cui proviene), aiuta i ninja della foglia a ritrovare Sasuke affrontando Kimimaro.
Gaara riesce a vincere, sebbene per un soffio: e l'ultimo attacco sferrato dal ninja del suono prima di morire spinge la forza portante a ponderare su cosa significhi lottare.
"Più la persona che ammiri è importante per te,
maggiore lo zelo con cui combatterai per essa..."
Gaara nota che, sebbene i due siano agli opposti dal punto di vista morale, la causa della forza di Naruto e di Kimimaro è la stessa. Il fatto che Gaara abbia vissuto la gran parte della sua vita in completa solitudine gli permette di capire perché Kimimaro abbia deciso di prendere le parti di colui che lo ha salvato pur trattandosi di una persona malvagia.
Difensore del villaggio, pilastro della comunità: l'ascesa a Kazekage
L'incontro con Naruto suscita in Gaara un altro, importante cambiamento: la maturazione di un sogno. Quale? Quello di diventare Kazekage.
"Vorrei essere prezioso per qualcuno...
e non essere più visto da tutti come un'arma...
...ma come il Kazekage."
Sebbene il suo sia un sogno ambizioso, Gaara s'impegna con tutte le sue forze per realizzarlo: e, incredibile ma vero, a dispetto della sua giovanissima età ci riesce.
Ben presto, però, il Kazekage - o,per meglio dire, Shukaku - finisce nel mirino dell'organizzazione Alba.
Quando il nemico attacca, Gaara interviene prontamente: usando la sua sabbia, il ragazzo finisce per diventare di fatto il protettore del villaggio.
Quando il nemico attacca, Gaara interviene prontamente: usando la sua sabbia, il ragazzo finisce per diventare di fatto il protettore del villaggio.
Dopo un'estenuante battaglia, però, i membri di Alba riescono a catturare Gaara e cominciano ad estrarre Shukaku dal suo corpo: un processo, questo, che riduce il ragazzo in fin di vita.
Mentre la sua coscienza si affievolisce sempre più, Gaara comincia ad interrogarsi sulla propria identità e sul senso della sua vita: dopotutto, che senso può avere un'esistenza piccola come la sua...?
Tempo dopo, la coscienza ritorna grazie al jutsu di nonna Chiyo...e, con essa, i dubbi del ragazzo. Questa volta, però, vi è una voce a dissiparli - una voce che lo chiama.
Riaperti gli occhi, Gaara si ritrova attorniato da nugoli di persone,
un chiaro segno del fatto che sono i legami con le persone a dimostrare la nostra esistenza.
un chiaro segno del fatto che sono i legami con le persone a dimostrare la nostra esistenza.
Tempo dopo, arriva il momento per Gaara di accomiatarsi da Naruto: con il petto colmo del lascito della vecchia Chiyo, stringe la mano del suo amico, per poi tornare ai suoi doveri di capovillaggio.
La sua determinazione in qualità di comandante in capo dell'esercito alleato ninja
Con l'avvento della quarta grande guerra ninja, Gaara viene eletto comandante in capo dell'esercito alleato ninja.
Alla vigilia della battaglia, il neocomandante si ritrova a dover fare i conti con la sfiducia e la tensione che serpeggiano tra i ninja dei vari villaggi - sfiducia e tensione che Gaara dissipa con un discorso che riporta a galla dei ricordi di Naruto.
Alla vigilia della battaglia, il neocomandante si ritrova a dover fare i conti con la sfiducia e la tensione che serpeggiano tra i ninja dei vari villaggi - sfiducia e tensione che Gaara dissipa con un discorso che riporta a galla dei ricordi di Naruto.
"Di fronte a me non vedo nemici,
ma solo persone ferite dall'organizzazione Alba!
Non la sabbia, la roccia, la foglia, la nuvola o la nebbia,
bensì soltanto ninja!"
"Voglio proteggere il mio amico,così come questo mondo!
Purtroppo, però, sono troppo giovane!
Troppo inesperto!
Perciò...
aiutatemi, per favore!"
Il suo discorso tocca i cuori di tutti i soldati, dando loro l'unità e la forza necessari a combattere insieme.
L'amore dei genitori
Durante la grande guerra, Gaara affronta il quarto Kazekage, suo padre, resuscitato grazie alla Tecnica della resurrezione impura.
Una volta dimostrato il suo valore, può finalmente sentire da lui la verità sulla sua nascita.
Una volta dimostrato il suo valore, può finalmente sentire da lui la verità sulla sua nascita.
La sabbia che continua a proteggere Gaara a dispetto dell'assenza di Shukaku rappresenta l'amore di sua madre, Karura. Ciò che gli aveva detto Yashamaru quando era piccolo, che nessuno lo aveva mai amato, era solo una bugia detta per volere proprio di suo padre.
Gaara ora conosce la verità, che sua madre lo aveva amato anche oltre la morte. Può ora piangere tra le sue braccia, fatte di quella sabbia che lo ha sempre protetto e che ha assunto le sue sembianze.
La vita da Kazekage, gli amici, i rapporti con le persone...l'amore di sua madre gli ha dato tutto questo. E ora Gaara può riconciliarsi anche con suo padre.
"Mia madre è stata meravigliosa...
È stata lei a darmi per la prima volta la tua medicina."
Gaara, riconciliatosi col padre e con l'amore dei suoi genitori nel cuore, può ora dirigersi verso la battaglia per proteggere il suo villaggio e il mondo intero.
Articolo a cura di: Mio Chimasu (Caramel mama)
E questo è tutto per la rubrica "Tanti auguri" di oggi!
Cogli l'occasione per rileggere il manga e rispolverare le imprese di Gaara!
Cogli l'occasione per rileggere il manga e rispolverare le imprese di Gaara!