Il mondo di Naruto
08/06/2023
Un velocista professionista fa uno sprint di 50 metri di "Corsa alla NARUTO"!? Takaya Mitsuka punta al record con la "corsa ninja"!
"Corsa alla NARUTO" è il nome che i fan hanno dato allo stile di corsa tipico dei personaggi di "NARUTO".
La sua postura lo rende simile a un aereo, con le braccia tese all'indietro e il busto un po' reclinato in avanti.
Questo sarebbe in contrasto con il pensiero comune, che vede la corsa trarre vantaggio dall'oscillazione delle braccia.
Sarà vero che si può correre velocemente senza muoverle?
Inoltre, non si corre il rischio di cadere se ci si piega in avanti?
Insomma, la "Corsa alla NARUTO" è efficiente?
Per rispondere a queste domande, abbiamo deciso di effettuare, con la collaborazione di alcuni esperti, un piccolo esperimento.
Analizzeremo la "Corsa alla NARUTO" nella sua totalità. Tale analisi consisterà di una fase teorica (uno studio di scienze motorie) e di una pratica (rappresentata da una prova su pista).
Questo sarebbe in contrasto con il pensiero comune, che vede la corsa trarre vantaggio dall'oscillazione delle braccia.
Sarà vero che si può correre velocemente senza muoverle?
Inoltre, non si corre il rischio di cadere se ci si piega in avanti?
Insomma, la "Corsa alla NARUTO" è efficiente?
Per rispondere a queste domande, abbiamo deciso di effettuare, con la collaborazione di alcuni esperti, un piccolo esperimento.
Analizzeremo la "Corsa alla NARUTO" nella sua totalità. Tale analisi consisterà di una fase teorica (uno studio di scienze motorie) e di una pratica (rappresentata da una prova su pista).
L'uomo che ha infranto il muro dei 7 secondi sui 50 metri con la "Corsa alla NARUTO"
Per l'esperimento abbiamo invitato uno specialista: il preparatore atletico e modello Takaya Mitsuka.
A dirla tutta, Takaya Mitsuka ha pubblicato sul suo canale YouTube la sfida "「ナルト走りでも50m走6秒台出せる説」" (Riuscirò a fare 50m in meno di 7 secondi con la “Corsa alla NARUTO”?), riuscendo effettivamente a rientrare nei 6 secondi (6 secondi e 95). Ciò lo rende, di fatto, il detentore del record di "Corsa alla NARUTO".
I vantaggi della "Corsa alla NARUTO" secondo un esperto di scienze motorie
Come già scritto, insieme a Takaya analizzeremo la "Corsa alla NARUTO" da due punti di vista. Per prima cosa, partiremo da quello teorico.
Abbiamo ottenuto la collaborazione della Tokai University, che ha sfornato velocisti del calibro di Naoki Tsukahara e Shingo Suetsugu. Grazie alla loro attrezzatura all'avanguardia, scopriremo la dinamica della "Corsa alla NARUTO".
In seguito, sarà la volta di analizzare la corsa dal punto di vista pratico: verificheremo su pista la velocità raggiungibile grazie alla "Corsa alla NARUTO". Takaya correrà in stile normale e in stile Naruto, e compareremo i tempi.
A supervisionare l'esperimento sarà il professor Hiroshi Yamada, della facoltà di Educazione Fisica della Tokai University.
Abbiamo ottenuto la collaborazione della Tokai University, che ha sfornato velocisti del calibro di Naoki Tsukahara e Shingo Suetsugu. Grazie alla loro attrezzatura all'avanguardia, scopriremo la dinamica della "Corsa alla NARUTO".
In seguito, sarà la volta di analizzare la corsa dal punto di vista pratico: verificheremo su pista la velocità raggiungibile grazie alla "Corsa alla NARUTO". Takaya correrà in stile normale e in stile Naruto, e compareremo i tempi.
A supervisionare l'esperimento sarà il professor Hiroshi Yamada, della facoltà di Educazione Fisica della Tokai University.
Il professor Yamada, grazie ai suoi studi sulla biomeccanica sportiva, che mette in relazione movimenti e forza, contribuisce al progresso della tecnica degli atleti.
Gli abbiamo chiesto come prima cosa un'opinione sincera sulla "Corsa alla NARUTO". Cosa penserà un esperto di medicina sportiva come lui di questo stile bizzarro?
- Grazie per il suo tempo. Conosceva già la "Corsa alla NARUTO"?
Yamada: sapevo solo che esisteva uno stile di corsa di quel tipo. A dire il vero, avevo notato che qualche mio allievo lo usava durante le mie lezioni. Addirittura una di loro lo usava durante gli allenamenti di basket, quando inseguiva la palla dopo un rimbalzo.
Però non sapevo che fosse stata presa da "NARUTO", e vedendo il vostro progetto mi è venuta voglia di partecipare.
Gli abbiamo chiesto come prima cosa un'opinione sincera sulla "Corsa alla NARUTO". Cosa penserà un esperto di medicina sportiva come lui di questo stile bizzarro?
- Grazie per il suo tempo. Conosceva già la "Corsa alla NARUTO"?
Yamada: sapevo solo che esisteva uno stile di corsa di quel tipo. A dire il vero, avevo notato che qualche mio allievo lo usava durante le mie lezioni. Addirittura una di loro lo usava durante gli allenamenti di basket, quando inseguiva la palla dopo un rimbalzo.
Però non sapevo che fosse stata presa da "NARUTO", e vedendo il vostro progetto mi è venuta voglia di partecipare.
- Da professore, la "Corsa alla NARUTO" le sembra efficiente?
Yamada: è una domanda difficile, di certo è uno stile che va contro i canoni delle tecniche sportive. Certamente la norma è tenere il busto eretto e far ondeggiare le braccia, ma ha una sua logica se si pensa alla velocità.
C'è però una cosa che non torna: cosa ci guadagnano i personaggi di "NARUTO" a correre così, se fare ciò li rende più lenti?
Yamada: è una domanda difficile, di certo è uno stile che va contro i canoni delle tecniche sportive. Certamente la norma è tenere il busto eretto e far ondeggiare le braccia, ma ha una sua logica se si pensa alla velocità.
C'è però una cosa che non torna: cosa ci guadagnano i personaggi di "NARUTO" a correre così, se fare ciò li rende più lenti?
Perciò, ho deciso di concentrarmi su un altro dettaglio: la "Corsa alla NARUTO" non richiede la torsione del busto.
Questo è un elemento che ha in comune con la "corsa Namba", uno stile che ha ottenuto dei record pur essendo in contrasto con lo stile usato normalmente nelle brevi distanze.
- Cos'è la "corsa Namba"?
Yamada: è uno stile di corsa noto in Giappone dai tempi antichi, caratterizzato dal muovere in avanti braccio e relativa gamba contemporaneamente. Si dice che ne facessero uso gli Hikyaku, ovvero i corrieri che nel periodo Edo trasportavano messaggi o pacchi per distanze che raggiungevano anche le decine o centinaia di kilometri.
Il coach del club di atletica della Tokai University, Susumu Takano (attualmente professore titolare di Scienze Motorie della facoltà di Educazione Fisica e coach del club di atletica della Tokai University), e un suo allievo, l'atleta Shingo Suetsugu, lo hanno rivisto in forma moderna.
È noto che Suetsugu ha vinto la medaglia di bronzo nei 200 metri ai campionati mondiali di Bali del 2003 grazie alla "corsa Namba".
Il sig. Nakano, riguardo alla dinamica di questo stile, ha affermato che "è un movimento basato su due assi immaginari che si estendono da braccio destro a gamba destra e viceversa, e che spostano il baricentro del corpo alternandosi rapidamente, e solo dopo aver poggiato saldamente il piede a terra".
Questo è un elemento che ha in comune con la "corsa Namba", uno stile che ha ottenuto dei record pur essendo in contrasto con lo stile usato normalmente nelle brevi distanze.
- Cos'è la "corsa Namba"?
Yamada: è uno stile di corsa noto in Giappone dai tempi antichi, caratterizzato dal muovere in avanti braccio e relativa gamba contemporaneamente. Si dice che ne facessero uso gli Hikyaku, ovvero i corrieri che nel periodo Edo trasportavano messaggi o pacchi per distanze che raggiungevano anche le decine o centinaia di kilometri.
Il coach del club di atletica della Tokai University, Susumu Takano (attualmente professore titolare di Scienze Motorie della facoltà di Educazione Fisica e coach del club di atletica della Tokai University), e un suo allievo, l'atleta Shingo Suetsugu, lo hanno rivisto in forma moderna.
È noto che Suetsugu ha vinto la medaglia di bronzo nei 200 metri ai campionati mondiali di Bali del 2003 grazie alla "corsa Namba".
Il sig. Nakano, riguardo alla dinamica di questo stile, ha affermato che "è un movimento basato su due assi immaginari che si estendono da braccio destro a gamba destra e viceversa, e che spostano il baricentro del corpo alternandosi rapidamente, e solo dopo aver poggiato saldamente il piede a terra".
- In sostanza, la "Corsa alla NARUTO" è simile alla "corsa Namba" nel fatto che, spostando il peso su due assi, non richiede torsione del corpo. Tuttavia ho una domanda: quali sono i vantaggi di non avere torsione?
Yamada: quello principale è che rende possibile usare le energie in modo più efficiente.
La cosa fondamentale che non bisogna perdere per poter correre velocemente mantenendo l'equilibrio è la forza applicata al tronco. Se la si applica male, la corsa diventa inefficiente.
Il ruolo del tronco nella corsa è così spiegato nella rivista "Taiiku no Kagaku", 2001 (Kyorinshoin):
"Se pensiamo che il tronco possiede una grande massa, e quindi altrettanto momento di inerzia, se ne ricava che eventuali sue inutili oscillazioni portano uno svantaggio alla corsa."
*Citazione dalla rivista "Taiiku no Kagaku" / Autore: Kazuyuki Ogiso (attualmente professore di Scienze dell'Educazione della facoltà di Scienze di Educazione Umana della Aoyama Gakuin University) (grassetto del redattore)
In breve, se eliminiamo le torsioni del busto, il tronco non avrà oscillazioni inutili, e si potranno usare le energie in modo efficiente.
Yamada: quello principale è che rende possibile usare le energie in modo più efficiente.
La cosa fondamentale che non bisogna perdere per poter correre velocemente mantenendo l'equilibrio è la forza applicata al tronco. Se la si applica male, la corsa diventa inefficiente.
Il ruolo del tronco nella corsa è così spiegato nella rivista "Taiiku no Kagaku", 2001 (Kyorinshoin):
"Se pensiamo che il tronco possiede una grande massa, e quindi altrettanto momento di inerzia, se ne ricava che eventuali sue inutili oscillazioni portano uno svantaggio alla corsa."
*Citazione dalla rivista "Taiiku no Kagaku" / Autore: Kazuyuki Ogiso (attualmente professore di Scienze dell'Educazione della facoltà di Scienze di Educazione Umana della Aoyama Gakuin University) (grassetto del redattore)
In breve, se eliminiamo le torsioni del busto, il tronco non avrà oscillazioni inutili, e si potranno usare le energie in modo efficiente.
Detto in modo un po' più specialistico, esperimenti dimostrano che la "corsa Namba" ha un pitch (numero di cicli della gamba) più elevato e uno stride (ampiezza del passo) più ridotto rispetto ad una corsa normale. In alcune delle persone analizzate, è stata rilevata una maggiore attività del muscolo posteriore del polpaccio (gastrocnemio).
Questo ci ha indotto a pensare che la "corsa Namba" permetta di sfruttare la spinta esercitata sul terreno meglio della corsa tradizionale.
- Capisco. Quindi permette anche di sfruttare meglio le energie.
Yamada: esatto. Però, come ho detto prima, la velocità risultante è inferiore rispetto alla corsa normale. Suetsugu è riuscito a colmare questo svantaggio con una tecnica tutta personale.
Questo ci ha indotto a pensare che la "corsa Namba" permetta di sfruttare la spinta esercitata sul terreno meglio della corsa tradizionale.
- Capisco. Quindi permette anche di sfruttare meglio le energie.
Yamada: esatto. Però, come ho detto prima, la velocità risultante è inferiore rispetto alla corsa normale. Suetsugu è riuscito a colmare questo svantaggio con una tecnica tutta personale.
- Fin qui i vantaggi e gli svantaggi. Torniamo alla prima domanda: perché i ninja come Naruto usano una "Corsa alla NARUTO" simile alla "corsa Namba"?
Yamada: probabilmente perché ha dei vantaggi per un ninja. Per esempio, permette di correre per lunghe distanze durante le missioni. L'assenza di torsioni e la minore necessità di piegare le gambe verosimilmente permettono al corpo di sopportare lunghe corse senza sforzi eccessivi.
Un altro punto a favore potrebbe essere che, se attaccati durante la corsa, permette di schivare gli attacchi rapidamente.
Più è stretta la falcata e più numerosi i cicli delle gambe, maggiore è il tempo trascorso dalle gambe sul terreno, quindi cambiare direzione diventa più facile.
Dai nostri esperimenti è risultato che la risposta ad una interruzione (un'interferenza dall'esterno al moto) durante la corsa sarà più rapida nella "corsa Namba" che in quella normale, anche se certamente dipende dalle situazioni.
Yamada: probabilmente perché ha dei vantaggi per un ninja. Per esempio, permette di correre per lunghe distanze durante le missioni. L'assenza di torsioni e la minore necessità di piegare le gambe verosimilmente permettono al corpo di sopportare lunghe corse senza sforzi eccessivi.
Un altro punto a favore potrebbe essere che, se attaccati durante la corsa, permette di schivare gli attacchi rapidamente.
Più è stretta la falcata e più numerosi i cicli delle gambe, maggiore è il tempo trascorso dalle gambe sul terreno, quindi cambiare direzione diventa più facile.
Dai nostri esperimenti è risultato che la risposta ad una interruzione (un'interferenza dall'esterno al moto) durante la corsa sarà più rapida nella "corsa Namba" che in quella normale, anche se certamente dipende dalle situazioni.
Tutta la verità sulla "Corsa alla NARUTO" grazie agli ultimi ritrovati tecnologici
Dopo una giornata trascorsa ad analizzare i vantaggi della "Corsa alla NARUTO", Takaya si è ripresentato in facoltà per analizzarne il funzionamento più da vicino. Non sarebbe un'esagerazione dire che un esito positivo di tale studio darebbe alla "Corsa alla NARUTO" - e, di conseguenza, alla corsa ninja -un fondamento scientifico.
Grazie a questo tapis roulant sarà possibile misurare la reazione vincolare al suolo, il pitch (il numero di cicli delle gambe) e lo stride (la falcata), oltre a misurare con precisione i movimenti di entrambe le gambe.
Oltre a ciò, grazie a una telecamera ad alta risoluzione e un sistema di motion capture, sarà in grado di mappare e tenere traccia dei movimenti più complessi, registrare l'attività muscolare tramite elettromiografia e analizzare la postura per ottenere altri dati importantissimi, che ci permetteranno d'individuare il metodo di corsa più appropriato. Che macchina incredibile!
Oltre a ciò, grazie a una telecamera ad alta risoluzione e un sistema di motion capture, sarà in grado di mappare e tenere traccia dei movimenti più complessi, registrare l'attività muscolare tramite elettromiografia e analizzare la postura per ottenere altri dati importantissimi, che ci permetteranno d'individuare il metodo di corsa più appropriato. Che macchina incredibile!
Takaya ha corso alla velocità di 5 kilometri orari per 30 secondi, alla velocità di 10 kilometri per altri 30 secondi e, infine, alla velocità di 20 kilometri per 10 secondi. Tutto questo sia correndo normalmente che "alla NARUTO".
L'asse verticale del grafico mostra la reazione vincolare al suolo (la quantità di forza con cui si calcia il suolo), quello orizzontale la durata della corsa. Le due sessioni hanno avuto uguale velocità e durata, perciò un alto numero di picchi nel grafico implica solo un pitch più alto.
Yamada: Dunque, vediamo il pitch dei due tipi di corsa. Prendendo come base i 20 kilometri orari, con la corsa normale abbiamo un pitch di 16 per 10 secondi contro un pitch di 18 per la "Corsa alla NARUTO". Ciò significa che le falcate della "Corsa alla NARUTO" sono pù strette e il pitch è più alto. Come previsto, la "Corsa alla NARUTO" mostra dei punti in comune con la "corsa Namba".
Ora vediamo i dati della reazione vincolare al suolo di ognuna delle gambe. Questi risultati sono interessanti
Yamada: Dunque, vediamo il pitch dei due tipi di corsa. Prendendo come base i 20 kilometri orari, con la corsa normale abbiamo un pitch di 16 per 10 secondi contro un pitch di 18 per la "Corsa alla NARUTO". Ciò significa che le falcate della "Corsa alla NARUTO" sono pù strette e il pitch è più alto. Come previsto, la "Corsa alla NARUTO" mostra dei punti in comune con la "corsa Namba".
Ora vediamo i dati della reazione vincolare al suolo di ognuna delle gambe. Questi risultati sono interessanti
Yamada: questi dati ci dicono che la "Corsa alla NARUTO", come la "corsa Namba", è quasi completamente basata su due assi. In pratica, la corsa si sviluppa grazie al movimento rapido e alternato di due assi immaginari che percorrono le metà destra e sinistra del corpo.
Invece, la corsa normale è basata su un solo asse che percorre il centro del corpo, per cui il punto in cui si tocca il suolo tende ad essere nel mezzo. Il grafico di questa corsa ce lo dimostra, in quanto i pitch delle due gambe in qualche caso si sovrappongono.
Invece, la corsa normale è basata su un solo asse che percorre il centro del corpo, per cui il punto in cui si tocca il suolo tende ad essere nel mezzo. Il grafico di questa corsa ce lo dimostra, in quanto i pitch delle due gambe in qualche caso si sovrappongono.
Questa potrebbe essere la prima valutazione scientifica al mondo della "Corsa alla NARUTO". I dati che abbiamo ottenuto sono molto intriganti, ma al di là dei numeri vorremmo anche sapere l'idea di un podista, per cui abbiamo chiesto a Takaya, che ci ha aiutato in questo test, cosa ne pensa.
Takaya: la percezione è di colpire il terreno con più forza nella "Corsa alla NARUTO". Però, sento meno spinta in avanti per via dell'assenza di oscillazione delle braccia.
- Rende la corsa più agevole?
Takaya: sì, più di quanto si possa pensare. Le gambe eseguono il loro ciclo molto più facilmente. Al tempo stesso, tuttavia, quando si prende velocità il corpo si inclina in avanti, rendendo l'equilibrio instabile. Alla fine ho potuto incrementarla fino a 20 km/h, ma credo sia il massimo possibile. A 25 km/h credo che ci sia il rischio di cadere.
Non potendo far oscillare le braccia, ho cercato di ridurre le oscillazioni del corpo irrigidendo le spalle per non cadere, ma non è facile.
Takaya: la percezione è di colpire il terreno con più forza nella "Corsa alla NARUTO". Però, sento meno spinta in avanti per via dell'assenza di oscillazione delle braccia.
- Rende la corsa più agevole?
Takaya: sì, più di quanto si possa pensare. Le gambe eseguono il loro ciclo molto più facilmente. Al tempo stesso, tuttavia, quando si prende velocità il corpo si inclina in avanti, rendendo l'equilibrio instabile. Alla fine ho potuto incrementarla fino a 20 km/h, ma credo sia il massimo possibile. A 25 km/h credo che ci sia il rischio di cadere.
Non potendo far oscillare le braccia, ho cercato di ridurre le oscillazioni del corpo irrigidendo le spalle per non cadere, ma non è facile.
Quindi, ecco un riassunto delle peculiarità della "Corsa alla NARUTO" secondo i nostri esperti, il professor Yamada e Takaya:
1) È basata su due assi come la "corsa Namba". La corsa è il risultato del movimento rapido di due assi a destra e sinistra del corpo;
2) Il suo valore di pitch è più alto, quindi maggiore il tempo trascorso sul terreno, e più facile cambiare direzione (e reagire ad un attacco) rispetto alla corsa normale;
3) A confronto con la corsa normale si può scaricare più forza sul terreno, ma la mancata oscillazione delle braccia riduce la spinta in avanti;
4) A velocità elevate il corpo si piega in avanti, aumentando il rischio di caduta e i problemi di equilibrio. Rimediare a tali problemi richiede esercizio.
1) È basata su due assi come la "corsa Namba". La corsa è il risultato del movimento rapido di due assi a destra e sinistra del corpo;
2) Il suo valore di pitch è più alto, quindi maggiore il tempo trascorso sul terreno, e più facile cambiare direzione (e reagire ad un attacco) rispetto alla corsa normale;
3) A confronto con la corsa normale si può scaricare più forza sul terreno, ma la mancata oscillazione delle braccia riduce la spinta in avanti;
4) A velocità elevate il corpo si piega in avanti, aumentando il rischio di caduta e i problemi di equilibrio. Rimediare a tali problemi richiede esercizio.
Correre alla Naruto ti rende più veloce? La prova decisiva
E ora, mettiamo alla prova la velocità della "Corsa alla NARUTO". Sarebbe bello se il risultato contraddicesse quanto sostenuto dal professor Yamada...
Takaya correrà sul tracciato due volte: la prima volta correndo normalmente, la seconda "alla NARUTO". Per evitare incidenti, la prova sarà effettuata su un tracciato breve (50 metri). Inoltre, al minimo problema Takaya dovrà rallentare.
Sul tracciato soffia una lieve brezza che porterà Takaya ad avere il vento a favore durante la prova. Insomma, sono le condizioni perfette per stabilire un nuovo record...
Ora, vediamo come se la cava Takaya correndo normalmente
Sul tracciato soffia una lieve brezza che porterà Takaya ad avere il vento a favore durante la prova. Insomma, sono le condizioni perfette per stabilire un nuovo record...
Ora, vediamo come se la cava Takaya correndo normalmente
Un ottimo tempo, considerato che di solito corre su tracciati più lunghi di questo.
Un piccolo intervallo per riprendere le forze e poi si ricomincia. Questa volta, si corre alla Naruto!
Un piccolo intervallo per riprendere le forze e poi si ricomincia. Questa volta, si corre alla Naruto!
Takaya porta le braccia all'indietro e cerca di mantenerle quanto più possibile parallele al terreno, per una vera "Corsa alla NARUTO"
Più lento della corsa normale, ma più veloce del suo precedente record di "Corsa alla NARUTO" (6 secondi e 95).
A dirla tutta, poi, la differenza tra i due tempi non è nemmeno così grande. In conclusione, la "Corsa alla NARUTO" sembra efficiente anche sulle brevi distanze.
Alla ricerca del miglior modo di correre "alla NARUTO"
La prova sarà anche finita, ma questo non ci impedisce di sbizzarrirci un po' e cercare il modo migliore di correre "alla NARUTO" - il tutto cercando di rispettare quanto più possibile i criteri (si fa per dire) "di base" (ovvero, entrambe le braccia siano tese all'indietro, falcate strette, numero di cicli elevato).
Le piccole modifiche apportate nel corso di queste prove ci hanno permesso di capire due cose:
1) Se si alzano troppo le braccia si finisce per muovere le spalle e compromettere il baricentro;
2) Per contro, mantenere le braccia abbassate permette di sfruttare i muscoli del tronco, mantenendo l'equilibrio.
In altre parole, non alzare troppo le braccia permette di mantenersi in equilibrio e correre più velocemente.
Basandoci su queste osservazioni, abbiamo sviluppato la "Corsa alla NARUTO versione 2.0". Ora, vediamo se funziona!
Le piccole modifiche apportate nel corso di queste prove ci hanno permesso di capire due cose:
1) Se si alzano troppo le braccia si finisce per muovere le spalle e compromettere il baricentro;
2) Per contro, mantenere le braccia abbassate permette di sfruttare i muscoli del tronco, mantenendo l'equilibrio.
In altre parole, non alzare troppo le braccia permette di mantenersi in equilibrio e correre più velocemente.
Basandoci su queste osservazioni, abbiamo sviluppato la "Corsa alla NARUTO versione 2.0". Ora, vediamo se funziona!
Takaya mentre corre come un ninja
Come evinto dalla prova, flettere le braccia a 30° migliora velocità e baricentro. Al tempo stesso, l'aspetto "ninjesco" della postura risulta ridotto, il che potrebbe dividere le opinioni dei "ninja" tra chi cerca la velocità e chi punta all'estetica.
Per concludere, quindi, ecco le cose che ho capito sulla corsa "alla NARUTO" grazie ai test scientifici e alle prove effettuate:
1) Mantenersi in equilibrio è difficile, ma è più pratica di quel che pensassi;
2) Usandola si può raggiungere una buona velocità;
3) Usarla aiuta a incrementare la resistenza fisica (forse);
4) Usarla ti rende più efficiente in battaglia (forse).
Come potete vedere, sono tutte cose che rendono la "corsa alla NARUTO" ideale per un vero ninja.
Perciò, semmai doveste trovarvi a dover fuggire rapidamente da un mucchio di nemici e, nel contempo, evitare i loro attacchi, vi consiglio caldamente di provare a correre come Naruto per evitarli!
Per concludere, quindi, ecco le cose che ho capito sulla corsa "alla NARUTO" grazie ai test scientifici e alle prove effettuate:
1) Mantenersi in equilibrio è difficile, ma è più pratica di quel che pensassi;
2) Usandola si può raggiungere una buona velocità;
3) Usarla aiuta a incrementare la resistenza fisica (forse);
4) Usarla ti rende più efficiente in battaglia (forse).
Come potete vedere, sono tutte cose che rendono la "corsa alla NARUTO" ideale per un vero ninja.
Perciò, semmai doveste trovarvi a dover fuggire rapidamente da un mucchio di nemici e, nel contempo, evitare i loro attacchi, vi consiglio caldamente di provare a correre come Naruto per evitarli!
Intervista: Noriyuki Enami (Yajirobe)
Foto: Nanako Ono
Con la collaborazione di: Tokai University
Foto: Nanako Ono
Con la collaborazione di: Tokai University